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"Mi hanno sparato", ma non è vero: clandestino arrestato al pronto soccorso di Cantù

Ha detto di essere egiziano, ma è un marocchino già espulso una volta

Ha tentato di passare per un egiziano aggredito e ferito da colpi d'arma da fuoco. In realtà è un marocchino clandestino. I carabinieri della compagnia di Cantù lo hanno arrestato al pronto soccorso dell'ospedale di Cantù dove è giunto nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 2017 millantando di avere subito fantomatiche ferite d'arma da fuoco. I medici del pronto soccorso hanno richiesto l'intervento dei carabinieri che hanno subito avviato delle veloci indagini. Si sono recati sul posto dove sarebbe avvenuta l'aggressione, ma non hanno trovato riscontri di possibili sparatorie. Tra l'altro i medici che hanno visitato l'uomo hanno constatato che le ferite (in particolare una lesione ad un occhio) non erano compatibili con colpi d'arma da fuoco. Verosimilmente il bruciore lamentato agli occhi dall'uomo era stato causato dal contatto con sostanze irritanti.

I carabinieri hanno allora approfondito la storia personale del sedicente egiziano e attraverso controlli incrociati e a verifiche con le banche dati delle forze dell'ordine hanno scoperto che non era affatto egiziano e che non aveva 34 anni. In realtà si tratta di un marocchino che era stato espulso dall'Italia nel maggio del 2016. Aveva, quindi, fatto ritorno su suolo italiano nella clandestinità. E' stato arrestato per falsa attestazione di generalità e processato nella mattina del 25 ottobre 2017 al tribunale di Como con rito direttissimo. E' stato condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione.

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