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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cantù Cantù / piazzale Cai

Lite sul bus di Asf tra la passeggera di colore e l'autista "leghista": video

Una donna scrive all'azienda dei trasporti e racconta l'episodio. Ecco il testo della lettera

Chissà, forse voleva essere solo una battuta ironica, quella dell'autista, ma ha scatenato l'ira della passeggera di origini africane e lo sgomento di un'altra donna, di nazionalità argentina, che ha deciso di segnalare l'episodio all'azienda di trasporti locali dela provincia di Como Asf Autolinee. L'episodio in questione, stando alla lettera inviata all'indirizzo mail urp@asfautolinee.it, sarebbe accaduto nella serata di sabato 17 marzo 2018 a bordo di un autobus della linea C50. Alla fermata del bus in piazzale Cai sono salite quattro donne, tre delle quali evidentemente di origini straniere (stando al colore della pelle), mentre la quarta, argentina, poteva sembrare tranquillamente italiana o europea.

La frase "incriminata"

A scatenare il putiferio e l'ira di una donna africana sarebbe stata una frase dell'autista: "Metterò un biglietto che dica Lega Nord su questo bus, così non sale certa gente, povera Italia, piena di stranieri!". Dal video, girato da una persona presente in quel momento alla scena, si evicne che effettivamente uno scambio infelice di battute ci deve essere stato, ma è altresì vero che il video non coglie il momento della frase "leghista". Va anche detto, però, che nel video non sembra che l'autista neghi di averla detta, piuttosto si giustifica dicendo che era solo uno scherzo nei confronti di un pakistano di sua conoscenza che era presente in quel momento. Qui la replica di Asf.

La lettera ad Asf

Qui di seguito il testo della lettera inviata ad Asf Autolinee.

Vi scrivo per raccontarvi cosa mi è successo stasera 17/03/2018 sulla linea c50 Cantù-Como delle ore 21:40.
Nella fermata di Piazza Cai, eravamo 4 donne ad aspettare questo servizio, due ragazze di Origini Domenicane, una non più di 14 anni e la sorella di 23, di carnagione oscura; una donna di origine africana, di colore, e io, argentina, e bianca. 
Prima di salire sul bus parcheggiato, con le luci spente, l’autista fermò le due ragazze e chiese alla più piccola: tu sei italiana? Con lo sguardo che andava su e giù come se la bimba fosse un alieno. La bimba rispose: Si. Dopo si è rivolto a la sorella: tu sei sua mamma? Ah no?, ANCHE TU SEI ITALIANA?
Il Vostro autista con un sorriso non molto simpatico lancia uno sguardo in alto e dice: POVERA ITALIA. 
La ragazza più grande gli ha chiesto cosa c’entrase questo con il suo biglietto e salire sul bus , (ribadisco, non erano ancora salite), e la risposta è stata: Niente. 
Fin qui, ho solo tenuto lo sguardo della bimba che non capiva perché questo ESSERE si era rivolto a lei in quel modo, e sono salita anch’io. 
Dietro di me, sale anche la donna nera, di colore, come volete, ma sempre ricordiamoci: DONNA CHE HA PAGATO IL SUO BIGLIETTO, e il simpatico autista esclama : metterò un biglietto che dica LEGA NORD su questo bus, così non sale certa gente, POVERA ITALIA, piena di stranieri!!
Attenzione!!! Anch’io sono straniera: MA SONO BIANCA, quindi non ho ricevuto commenti offensivi. 
Potrei scrivere ancora di più, ma vi allego un video, che dimostra l’ignoranza di questo “signore”, che dovrebbe limitarsi a fare il suo lavoro invece di fare commenti razzisti e di questo tenore in un orario dove torniamo a casa dal lavoro, e vogliamo stare tranquille, soprattutto per le parole : vai a cagare, tu stai zitta, ecc ecc che non sono riuscita a registrare perché ho dovuto intervenire a insulti contro gli stranieri, ma solo a quelli di colore. 
Per aggiungere, questo episodio era successo anche ieri, detto dalle ragazze di fianco a me, e dalla signora del video. 
SPERO provvedimenti e vorrei tornare a casa tranquilla senza sentire più discorsi del genere, solo per il colore della pelle o perché siamo donne. Siamo nel 2018, non in 1492. 

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